Bellezza, meraviglia e contemplazione: è il regalo che ogni volta ci regala la natura, quando riesci ad ascoltarla nel silenzio interiore e apri il cuore a un affettuoso dialogo con il Creatore.
Quest’estate (2024) mi è capitato di vivere con particolare intensità quest’esperienza. Essa mi è risuonata interiormente nelle parole di una grande donna trentina con cui ho un debito di profonda gratitudine, Chiara Lubich, e nella musica dell’immortale cantata di Bach BWV 147.
“Sei Tu, Signore, l’unico mio bene” amava ripetere Chiara. E Bach sembra continuare questo canto d’amore dicendo “Jesus bleibet meine Freude, meines Herzens Trost und Saft”. Come mi piacerebbe essere un artista e saper comunicare queste emozioni! Come sanno fare le opere mirabili che trovate agli Uffizi o all’Accademia, ma anche in quei tanti scrigni d’arte che sono le chiesette che pullulano nel nostro territorio. Ma qui dovete accontentarvi di questo piccolo video artigianale, fatto di immagini colte quest’estate sulle dolomiti bellunesi. Me son proà!
>>> Guarda il video